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Pro Letteratura e Cultura

Raffaella Amoruso su «La Lampada di Aladino» di Luciano Domenighini

21 Agosto 2014, 18:43pm

Pubblicato da Emanuele Marcuccio

 

La Lampada di Aladino
di Luciano Domenighini
TraccePerLaMeta Edizioni, 2014, pp. 304
ISBN:
978-88-98643-22-6
Genere: Critica Letteraria
Prefazione, a cura di
Francesco Martillotto
Curatore d’opera: Emanuele Marcuccio
Art Director e cover: Laura e Stefano Dalzini
 
Prezzo: 13,00 €

Recensione a cura di 
Raffaella Amoruso

 


 

 

L’eterogeneità degli stili di scrittura, del numero stesso di poesie inserite da parte degli autori presenti, fanno da cornice a questo importante e originale volume di Luciano Domenighini. “La Lampada di Aladino” ospita ventun poeti contemporanei, compreso l’autore. Ogni poeta, con le proprie liriche, permette di porre in evidenza l’efficace e articolato lavoro di Domenighini, già conosciuto per le sue note critiche circa “Aculei spilli” – Infinita-mente Marlen – “Amuleti” di Raffaella Amoruso e molti altri volumi di altri autori.  Luciano Domenighini è in grado di scorporare la poesia, con maestria la rende nuda,  percepibile  e fruibile da chiunque. Una dote questa assai rara, molto più perché la sua espressione è si, densa  di schemi analitici, ma anche di amore e sentimento; guarda insomma alla poesia, non solo con gli occhi della mente, ma anche e soprattutto con quelli del cuore.  Il volume si presenta alla fine, come un autorevole e valido inno alla poesia contemporanea. Significative le sue due liriche inserite, “Mottetto” e “Dalla spiaggia” che dimostrano l’umiltà, la mitezza, la sincera passione dell’autore verso la poesia. Ammirevole la sua auto-critica, in genere non facile.
Si apre e si espande il volume, con la critica finale ad alcune poesie di autori celebri, dove l’autore mostra appieno, quasi appagato,  le proprie capacità dialettiche e critiche. Mi associo infine alle parole di Salvatore Daniele “se la poesia morirà, lo farà insieme all’ultimo uomo” e concludo dicendo, che la poesia è il vivere quotidiano, con le nostre diversità, la nostra storia personale, che inevitabilmente, porteranno a scrivere ciò che noi realmente siamo. Sono altresì orgogliosa, di fare parte di questo volume così speciale; il mio personale ringraziamento a Luciano, a Emanuele Marcuccio, a Lorenzo Spurio e allo staff di Tracceperlameta edizioni.

 

Raffaella Amoruso

 


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